Emergenza rifiuti: nessuno spiraglio all'orizzonte
Cambia il governo, cambiano le persone, cambiano gli stati d'animo ma la situazione nel napoletano è sempre la stessa. Quasi tutti i quartieri, da quelli più centrali a quelli più periferici , sono ormai invasi invasi da cumuli di spazzatura che rendono quelle zone invivibili.
La spazzatura è diventata ormai una sorta di "blob" che si espande senza controllo rendendo il paesaggio simile a delle favelas..la gente per protesta rovescia in strada i cassonetti, incendia i cumuli e rende la situazione ancora più grave come sottolineato anche dai vigili del foco impegnati costantemente a spegnere i roghi. In parte ciò può essere anche giustificato visto che la gente va avanti con la forza della disperazione e affronta una situazione difficile, che non si addice certamente ad un Paese civile come il nostro.
Delle oltre 5 mila tonnellate riversate per le strade si riesce solo a far fronte alla raccolta ordinaria, quello che preoccupa, però, sono le giacenze. Adesso con i primi caldi la situazione peggiorerà visto che le reazioni chimiche che si innescheranno per colpa delle alte temperature e degli incendi dolosi porteranno ad un aumento dei possibili danni sulla salute umana e ambientale (produzione incontrollata di liquami, percolato, diossine ecc..)
"Non ci resta che piangere" recitava il titolo di un famoso film con Massimo Troisi e Roberto Benigni...sarebbe opportuno cambiare questa citazione con "Non ci resta che sperare"
Cambia il governo, cambiano le persone, cambiano gli stati d'animo ma la situazione nel napoletano è sempre la stessa. Quasi tutti i quartieri, da quelli più centrali a quelli più periferici , sono ormai invasi invasi da cumuli di spazzatura che rendono quelle zone invivibili.
La spazzatura è diventata ormai una sorta di "blob" che si espande senza controllo rendendo il paesaggio simile a delle favelas..la gente per protesta rovescia in strada i cassonetti, incendia i cumuli e rende la situazione ancora più grave come sottolineato anche dai vigili del foco impegnati costantemente a spegnere i roghi. In parte ciò può essere anche giustificato visto che la gente va avanti con la forza della disperazione e affronta una situazione difficile, che non si addice certamente ad un Paese civile come il nostro.
Delle oltre 5 mila tonnellate riversate per le strade si riesce solo a far fronte alla raccolta ordinaria, quello che preoccupa, però, sono le giacenze. Adesso con i primi caldi la situazione peggiorerà visto che le reazioni chimiche che si innescheranno per colpa delle alte temperature e degli incendi dolosi porteranno ad un aumento dei possibili danni sulla salute umana e ambientale (produzione incontrollata di liquami, percolato, diossine ecc..)
"Non ci resta che piangere" recitava il titolo di un famoso film con Massimo Troisi e Roberto Benigni...sarebbe opportuno cambiare questa citazione con "Non ci resta che sperare"
7 commenti:
Sperare .... spero che non resti solo una speranza!!!!
E speriamo....!!! anche se così non si risolvono i problemi.
Il fatto è che noi facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità!
Purtroppo chi è sopra di noi ... non muove un dito per migliorare la situazione, solo tante belle parole ...
ciao tiw buona serata!!!
Possibile che non si "riesca" a trovare una soluzione? Mi pare veramente folle.
una delle poche soluzioni secondo me è convincere quelle persone che le discariche nell'interland napoletano sono necessarie anche perchè sarebbero affiancate da nuovi inceneritori (almeno si spera)..si avrebbe così un risparmio enorme sui costi senza mandare più i nostri rifiuti in Germania!
giusto ...
Buona domenica tiw
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