lunedì 5 maggio 2008

Badanti romeni: un pericolo o una risorsa?



Ormai da un pò di mesi non si fa che parlare nei vari tg e talk televisivi di alcuni fatti di cronaca che vedono coinvolti (in negativo) soprattutto cittadini dell'est Europa; ovviamente non manca chi si schiera dalla loro parte facendo leva sui sentimenti, sulla compassione e sulla voglia di dare una possibilità e una speranza di vita migliore per queste persone che sono state accolte da nostro Paese senza particolari remore. Questo perchè essi rappresentano anche una parte fondamentale della forza lavoro occupata e svolgono mansioni non certo apprezzate dagli italiani; mi permetto però anche di sottolineare l'aspetto critico di questo fenomeno citando un fatto di cronaca risalente all'estate scorsa ma venuto alla ribalta solo pochi giorni fa.
Il vescovo più anziano del mondo: monsignor Antonio Rosario Mennona di ben 102 anni ha accolto in casa sua a Muro Lucano (Potenza) due giovani romeni che avevano bisogno di lavorare; come ringraziamento per l'aiuto fornito i due badanti hanno portato via dall'abitazione del vescovo numerosi oggetti di valore tra cui una croce donatagli da Papa Giovanni Paolo II in occasione dei suoi 90 anni e un calice donato dai fedeli del paesino lucano. Ricordi questi non solo preziosi sotto l'aspetto economico ma con un valore affettivo inestimabile; per questo motivo il vescovo è stato tenuto al riparo da una notizia (il furto è stato scoperto dal nipote) che sicuramente lo avrebbe ferito e avrebbe potuto portare a conseguenze negative sia sotto l'aspetto fisico che sotto l'aspetto emotivo.
A voi le considerazioni in merito..

5 commenti:

Raffaella ha detto...

Secondo me sono necessarie leggi più severe, ma non me la sento di dire che tutti i rumeni sono delinquenti. Conosco tanti albanesi, marocchini, rumeni, che lavorano e fanno studiare i loro figli nella mia scuola. E' gente onesta. Chi sbaglia deve pagare, essere espulso o arrestato.

Anonimo ha detto...

raffaella quello che dici è giustissimo..non bisogna fare di tutt'erba un fascio ma l'impressione è che sia molto più alta la percentuale della gente disonesta che di quella onesta e lavoratrice..

Anonimo ha detto...

Il problema è delicato.
A mio parere, si delinque in mancanza di lavoro. E l'Italia non è nelle condizioni di accogliere chi ne ha bisogno, perchè ha troppi problemi interni da risolvere. Anche da noi, delinque chi non trova lavoro. E sono in tanti. Ti consiglio, al riguardo, un bel film che ho visto di recente, COVER BOY...film sull'amicizia tra un giovane rumeno e un giovane italiano, a Roma.
A presto...e se hai tempo, passa a trovarmi e dai un occhio al mio cortometraggio animato... ;-)

Genovox ha detto...

Sono daccordo con giuseppe e raffaella e aggiungo in oltre che la causa di questi mali e senza dubbio l'ignoranza.

TIW ha detto...

C'è da dire, è non vorrei essere tacciato di razzismo, che nella mentalità delle popolazioni dell'est (rumeni,slvi, albanesi) manca il più delle volte la cultura del lavoro, si vive sulle spalle di qualcuno dandosi alla mala vita più o meno organizzata.