Crisi, petrolio alle stelle, persone indebitate, dollaro debole, oro ai massimi storici, mutui subprime, terza settimana, inflazione,......,....quante volte al giorno sentiamo queste parole come in una sorta di bollettino di guerra?
In effetti la situazione economica attuale (italiana ed internazionale) ha tutti i contorni di una situazione di Guerra o per lo meno di forte tensione internazionale.
Il fatto che si sia scatenata la speculazione sui beni rifugio (oro in primis) non è un caso.
La situazione sembra, se possibile, ulteriormente aggravarsi vista la spirale inflazionistica che si è attivata.
Alta inflazione accompagnata da una bassa crescita porta ad una gravissima situazione tipica delle economie di guerra, o alla situazione delle crisi petrolifere.
Questo quadro macroeconomico nn presenta grosse vie d'uscita l'economia stagnante accompagnata da un'insolito aumento dei prezzimmette in difficoltà anche le autrità politiche che si trovano davanti alla scelta: immettere liquidita per "spingere" l'economia rischiando di alimentare l'inflazione oppure drenare liquidità per frenare la spirale dei prezzi con il pericolo di rallentare ulteriormente la crescita del pil rendendo l'approvvigionamento di denaro per le imprese sempre più costoso.
Scelta non facile. La BCe al momento è attendista e non tocca i saggi d'interesse, La Fed cerca di tagliare i tassi ma con esiti disastrosi (si vedano i crolli di questi giorni,ndr).
Quanto tempo durerà questa situazione e quanto resisterà il sistema a queste sollecitazioni?
Se questa realtà non subirà nel breve decise inversioni di tendenza si rischieranno davvero tensioni internazionali, coperte da motivi religiosi oppure ideologici.
Morale: se non siamo in guerra presto lo SAREMO!!
23 commenti:
caro tiw hai illustrato alla perfezione la situazione attuale ma parlare di guerra sembra un pò eccessivo...di certo siamo in periodo nero ma i Paesi occidentali che sono quelli maggiormente interessati da queste continue crisi e fluttuazioni si riprenderanno (anche se non nel brevissimo periodo), le politiche USA e italiane e la stabilizzazione delle linee guida degli altri governi occidentali e filo-occidentale porrano un freno a tutto ciò ma credo che i primi risultati si vedranno solo a partire dal 2009
caro giuseppe ti vedo molto ottimista (2009 dici? Mah, sarà!)
La situazione illustrata da Tiw è perfettamente caratterizzante il nostro momento storico. Certamente arrivare in guerra è esagerato. Forse rivolta popolare? lancio di arance e mandarini? sciopero generale?
Vedremo...
faustidio devo dire che hai ragione..rileggendo forse ho detto una cazzata! 2009? forse 2019 :)
Le ipotesi di faustidio sono più che attendibili anche se tutt'altro che auspicabili.
Soluzioni "nn traumatiche" hanno senz'altro bisogno di tempi pluriennali.
Okkio cmq alla possibile crisi "TIBETANA"..............
potrebbe essere uno dei prestesti di cui si parlava nell'articolo
tiw ma che okkio acuto, noto con piacere che hai uno sguardo a 360° sul mondo...ma quando lo trovi il tempo per lavorare? barbone! ...dai skerzo, grande lallà :)
la crisi tibetana non è da sottovalutare, sono d'accordo. In effetti da noi, in Italia, non mi pare che venga sentita tanto, o meglio non viene data l'importanza che merita e sono in pochi ad accorgersi e quindi fare delle proiezioni, su quello che potrebbe scatenare. Per adesso banche e negozi presi d'assalto, poi il Dalai Lama dice che si dimetterà, domani...
Attenzione...
In effetti in Italia si sente parlare solo delle cazzate che sparano a raffica i signori politici senza preoccuparsi di ciò che accade oltre il proprio orticello (e quello americano).
Giuseppe nn preoccuparti che la maggior parte del mio tempo è dedicata al mio lavoro, chi nn fa un tubo dalla mattina alla sera mi sa tnto che sei tu......:)
Nonostante la gravità della situazione, non credo che scoppierà una guerra. E non arriveremo neppure allo scoppio di una rivoluzione.
Nonostante sacche di povertà e di scontento sempre più ampie, si naviga ancora in brodo di paese industrializzato occidentale, pizza spaghetti e mandolino, viaggi low cost e nuovi cellulari.
La benzina la compriamo lo stesso,
i candidati sono sempre uguali....
Quali sarebbero le micce che farebbero davvero esplodere?
Forse un paese davvero ridotto alla fame e alla più bieca schiavitù. Ma sapendo che queste rendono la gente rivoluzionaria e quindi ingestibile, non ci condurranno fino al limite.
(Si accettano scommesse)
Cara donna cannone ma tu credi che le persone nn siano già ridotte alla povertà e alla fame.
Anche se nn si va più nei campi di cotone tante persone oggi possono essere di fatto considerate schiavi. La povertà e il disagio sociale ti priva delle più elementari libertà.
Caro Tiw,
certamente la mia è una visione da cittadino del nord est. Quello che vedo qui non è la rinuncia, nè la miseria. Certo, i panifici cominciano a vendere il pane a prezzo ridotto dopo le 18.00 e le casalinghe a prostituirsi la 4° settimana, ma il mercato immobiliare è florido, quello tecnologico pure, Media World ha appena aperto.
Finchè non c'è la consapevolezza che l'acquisto rateale e il mutuo costituiscono un cappio (le banche vendono soldi, non "prestano"!), si scivolerà lentamente, inesorabilmente verso la rovina.
Tuttavia, sono quasi certa che in zone così, verrà evitato lo sfascio totale e questo, per i motivi che ho detto, e questo, comunque, inciderà sul Paese.
Ops! un appunto sul sondaggio. Ho votato, perchè appena vedo "mare" mi butto, ma se potessi sceglierei, vorrei l'abolizione della pasqua e della pasquetta.
Grazie, ciao
Sinceramente spero che la crisi diventi sempre meno drammatiCA X TUTTI sia al nord che al sud, sia in Italia che all'estero, staremo a vedere.....
SEcondo me ci sono avvisaglie che nn vanno in questa direzione, purtroppo.......
La crisi è reale, tangibile e preoccupante.La guerra mi sembra un'ipotesi lontana. A mio avviso bisognerebbe intraprendere un cammnino diverso,molto lontano dal modello americano al quale ci stiamo adeguando sempre di più.Se è vero che il comunismo (haimè) ha fallito, è pur vero che il capitalismo ci sta portando verso lo sfascio del pianeta.
Redistribuire le ricchezze ed adottare uno stile di vita più rispettoso dell'ambiente potrebbe essere un buon inizio.
Grazie del passaggio nel mio blog.
Anna
P.S. Voto il mare, come la donna cannone. Capirai, qui nevica!!!!!
Hola, anche qui, ahimè, nevicava alle 7 stasera! grrrrr
Altro che sogni di soleggiata primavera.
Secondo me, finchè non ci sarà un sistema di gestione politica realmente tarato sulla natura umana anzichè ideato a tavolino, non si andrà da nessuna parte.
cara donna cannone il sistema di gestione della politica ideato a tavolino come dici tu, molti lo definiscono programmazione e la programmazione delle cose è insita nella natura umana.
devono cambiare le persone e la loro mentalità, non i sistemi di programmazione e decisione
Caro giuseppe concorderai con me peròche nella natura umana sono insite tante altre cose non proprio positive....
E poi nn tutto è programmabile.
E' pur vero che la mentalità dei nostri pseudo politici necessità di un cambiamento radicale.
Grazie per la tua visita, il commento e gli auguri che ricambio.
Ho visitato il tuoblog, mi piace, tornerò.
Bruno
Thanks so much.
Ciao a tutti.
il discorso è ampio. quello che volevo significare come linea generale è che i sistemi implementati finora erano troppo ideali/logici e anche per questo sono fallit.
Concordo naturalmente sul fatto che devono cambiare le persone.
per quanto mi riguarda, pur non avedo vissuto all'epoca, auspicherei una figura politica che torna all'origine - "polis" - dunque amore e rispetto per il cittadino come premessa dell'incarico politico e tutela del territorio in tutte le sue declinazioni.
Brava!!! E' proprio questo
persone e non ideologie asettiche che hanno come basi concetti teorici.
probabilmente risponderò tardi a questo articolo..ma mi sono dilettata a leggere tutti i commenti...direi che ho delle idee un bel po diverse..per me siamo già in guerra:non c'è bisogno di cannoni o fucili puntati perchè la gente è già disperata e se la gente compra un cellulare nuovo è per lo spirito di sopravvivenza nello schifo di società da noi stesso creato..non esiste più l'educazione dell'umilità..!
tutto ciò mi fa pensare ad una celebre esperessione latina :" homo homini lupus"..ed al pensiero di Hobbes secondo il quale la natura umana è fondamentalmente egoistica e a determinare le azioni dell'uomo sono soltanto l'istinto di sopravvivenza e di sopraffazione.
Sopraffazione che ben si nota in amicizie non sincere, in voglia di potere e favoritismi per arrivare sempre più in alto e buttando nel cesso una politica meritocratica!
Siamo in guerra sotto molti aspetti e la gente già piange
...e penso che si renderà più evidente quando milioni di famiglie non potranno più pagare le banche...
Graz
Senza parole graz!...hai perfettamente percepito il senso del mio articolo/rovocazione!!!!!
grazie tiw..quando c'è intesa!
Graz
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