Ho voluto attendere la fine delle celebrazioni pasquali per affrontare l'argomento.
Ormai ogni giorno (frinalmente direi...) si sente parlare della "questione tibetana" e delle "rogne" che essa procura a Pechino nell'anno dei Giochi Olimpici.
Già..... la Cina terra di Mao e della rivoluzione culturale ospita i Giochi Olimpici del 2008. Cosa direbbe il grande timoniere vedendo i miliardi di dollari di sponsorizzazioni che stanno arrivando?
Già..... la Cina terra di Mao e della rivoluzione culturale ospita i Giochi Olimpici del 2008. Cosa direbbe il grande timoniere vedendo i miliardi di dollari di sponsorizzazioni che stanno arrivando?
Inutile negarlo la Cina è riuscita ad essere l'unico paese comunista ateamente capitalista. Troppo comodo riservarsi i favori di una ideologia che affascina ancora milioni di persone e poi nella realtà dei fatti avere una crescita economica che se frega dell'ambiente, dei diritti basilari della persona, delle condizioni di lavoro.
Poi applicare una dura repressione contro chi rappresenta l'unica vera opposizione nel paese (opposizione peraltro silenziosa e pacifica), i monaci buddisti del "Tetto del Mondo".
Il Tibet terra che praticamente non è mai stata libera, conserva nonostante tutto, i segreti del vivere in pace con se stessi lontani dal fragore della vita moderna. Sarà di questo che ha paura il governo Cinese?
Boicottare i Giochi olimpici (Ipotesi alquanto remota, visto gli interessi in gioco) avrebbe un grande valore simbolico ma a mio parere poca utilità pratica.
Lancio io una possibile azione che toccherebbe sia gli interessi della Cina e sia quelli degli approfittatori delle sue contraddizioni: Quando andiamo a fare shopping, soffermiamoci un po di più sulle etichette, dove vediamo MADE in CHINA, riponiamo il prodotto sullo scaffale, capiscop magari la convenienza di comprare un prodotto a prezzo più basso, però pensiamo a cosa c'è dietro quel prodotto.
RIPONIAMOLO SULLO SCAFFALE!
21 commenti:
Il suggerimento che offri è ottimo, io cerco di metterlo in atto da tempo, anche se non nascondo che è difficile.
Sono contraria allo svolgimento delle Olimpiadi, ma mi rendo conto degli enormi interessi in ballo.Credo che occorrerebbe un gesto eclatante, del tipo che gli atleti dovrebbero TUTTI indossare una fascia color arancio e poi rifiutare la premiazione.
Ma credo che questo sia un sogno irrealizzabile.
Un caro saluto.
Anna
Infatti, è quello che faccio. da un pezzo!
Si può provare. La tragedia è che ormai fanno tutti lì. Anche il mio Apple è stato assemblato lì!
made in china. Tutto è fatto lì. Anch'io dubito di essere 100% italiano.
Qualche giorno fa ho letto un'intervista all'allenatore di Aldo Montano, il quale ha lasciato l'Italia per andare ad allenare una squadra di scherma cinese. Se non ricordo male ne aveva da dire sia della politica sportiva italiana, che della politica-e-basta cinese.
ciao....... finalmente ti scrivo.. cmq bel blog. un bacio.
Grazie mille!!! Scrivi spesso.
l'idea mi sembra buona. Il problema, come dice Findarto, oltre alla convenienza, è che ci sono prodotti che fanno solo lì :) o cmq in buona parte come roba elettronica. Ma l'idea rimane buona.
Oggi starò attenta quando andrò al mercato a cercarmi un paio di ciabatte nuove :)
con tutta la buona volontà che ci possiamo mettere ormai c'è un pò di Cina in tutti noi, così come c'è un pò d'Italia in ogni parte del mondo o un pò di Usa...la differenza sta ovviamente nel boom economico che la Cina sta vivendo e che sfrutta in pieno violando ogni legge (salute, ambiente ecc..) o moralismo e che le permette di "invaderci". Dubito che le Olimpiadi (non da boicottare!) possano dare una svolta alla mentalità e alla coscienza cinese ma spero vivamente che quel mese di giochi possa dare soprattutto un motivo e uno spunto di riflessione seria ai governanti "rossi" che con il loro comportamento stanno ripercorrendo le orme di altri governanti "neri" che li hanno preceduti...impossible is nothing!
Carissimo giuseppe la tua analisi non fa una piega.... purtroppo nn si impara dagli errori fatti nel corso della storia...
Ciao tiw pienamente d'accordo cn te...piuttosto che boicottare i giochi olimpici, bisogna boicottare i prodotti cinesi, infatti le olimpiadi devono servire per portare in quei paesi come la Cina la nostra cultura democratica e antirepressiva.....
sbombolo vorrei fissare un colloquio di lavoro con te..la tua penna mi da emozioni
il commento di prima è firmato Ferruccio De Bortoli
tiw poni molta attenzione ai particolari del blog ma ti sei dimenticato di cambiare l'ora! provvedi..
ciao tiw stai notando che qualche volta passo da queste parti? un bacio. ah nn farti prendere in giro da giuseppe.
si ma firmati.
La realtà cinese, del Tibet e dei monaci buddisti è un tanino più complessa di come la raccontano i media di tutto il mondo al servizio degli interessi dei potenti. La questione meriterebbe un'analisi molto approfondita. Dopo questo, lungi da me, che sogno la fine dell'egemonia americana, augurarmi che questo diventi il secolo dell'egemonia cinese....
Evitiamo l'egemonia cinese.....
Giusto!
caro tw la tua e' una giusta riflessione sarebbe una buona cosa
se tutti noi fossimo nella possibilita' di poter scegliere liberamente, ma oggi come oggi e difficile vivere visto che ci troviamo in un contesto economico davvero' disastroso e per resistere facciamo scelte piu' vantaggiose.
Comunque come sempre ti faccio i miei complimenti.....bell'idea e vedo che altri gia' avevano iniziato a metterla in pratica
@jarod: grazie dei complimenti e bentornato era un pò che non ti facevi sentire.
piccola parentesi..jarod hai avuto solo culo oggi a PES8, ero fuori allenamento
@ giuseppe e jarod: gli affari personali teneteli fuori dal blog.... Queste questioni sono troppo serie per essere affrontate su Talk in Web.....:)
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